Quando si parla di alimentazione del cane bisogna ricordare che oltre alla fondamentale importanza che ha il contenuto della ciotola anche il rito del pasto in sé ha una valenza significativa. E’ un momento da valorizzare che deve definire delle regole di accesso al cibo così come avverrebbe in natura in un branco e che può aiutarci a costruire un tassello nella relazione con il nostro cane.
Quali sono dunque queste regole e attenzioni?
- Prima di tutto è bene stabilire orari, luoghi e modalità di somministrazione, costruendo delle routine.
Ciò aiuta il cane a sentire il proprio pasto come certo e sicuro. - Il momento della preparazione e l’attenzione che vi poniamo trasmette la cura che mettiamo in un aspetto tanto importante per la sua salute e il suo benessere.
- Per aiutare il nostro cane a non diventare un “questuante” alla nostra tavola può essere bene stabilire con fermezza che nulla “cadrà” dai nostri piatti, far mangiare il cane prima di noi (non preoccupatevi che ciò non “sminuirà” la vostra persona e ruolo!) e invece mettergli a disposizione un kong per lasciare che il cane condivida nei propri spazi (copertina, cuccia, ecc.) un momento di piacevole masticazione.
- Il modo di servire la ciotola può diventare occasione per un lavoro di comunicazione e autocontrollo, attraverso cui il cane impara il valore di attendere con calma qualcosa gestendo le proprie emozioni.
- Eliminiamo totalmente i “test” di togliere la ciotola a metà pasto o infilarci dentro una mano pretendendo dal cane la totale passività. Chi di noi non reagirebbe in una situazione analoga? E quale manifestazione di potere e prevaricazione può mai essere non rispettare i suoi spazi e momenti? Facciamo invece diventare il pasto un momento ben ritualizzato, non affidato alla fretta ed un superficiale adempimento ma associato invece ad emozioni positive, di condivisione e attenzione, che confermino al nostro cane il nostro ruolo di referenti sicuri e fidati anche per questa fase tanto importante.